All'apertura di non so quale millemillesimo congresso della CEI, il cardinal BagnasKo ha commentato a caldo l'attuale situazione di stallo del governo del nostro Paese (leggi Italia, non Vaticano), criticandone l'operato e invitando a cambiare registri, senza però voler dare chissà quali consigli politici perché loro di politica eh no non ne sanno niente e non si arrogano certo alcun diritto a riguardo.
E' più probabile un'indecisione generalizzata nelle alte sfere su quale parte sostenere, ora che mr. B. sta facendo affondare la nave trainandola con il suo sottomarino meccanico, e cercando di prendere le distanze da quello che sempre più si rivela un puttaniere un po' pedofilo ("ma no dai gli piace senza peli!", commentano i suoi più affezionati votatori), non sa ancora se fidarsi di un ex fascista che nei suoi discorsi sfora pericolosamente a sinistra, e di una sinistra il cui unico rappresentante di spicco è omosessuale, sedicente cattolico ("l'unica cosa che Vendola ha di cattolico sono le ginocchiere" ®). Nel mezzo il guado dell'UDC, che spero disgusti anche i vescovi, e la Lega, che ha temporaneamente smesso di prendersela col Vaticano, ma i bastoni chiodati li tiene nel cofano del SUV di Borghezio.