giovedì 24 dicembre 2009

Treni che Passione.

Esperienza personale, la mia, condivisa con i milioni di italiani che sotto queste feste si sono messi in viaggio per riunirsi con la propria famiglia: arrivo a Roma Termini con la mia bella prenotazione per un viaggio su un EuroStar City in partenza alle 12.10. Il treno arriva in stazione un'ora dopo, si sale, ci si accomoda nel posto riservato, e dopo un'ora e mezza ci comunicano che il treno è stato soppresso. Scendo e cerco informazioni, nessuno dice niente, inizio a fare la coda (interminabile) allo sportello, quando un amico (di Torino, con un sms) mi dice che dovrebbe esserci un Intercity alle 15.46. Vado a controllare ed è lì, arrivato puntuale. Sono in stazione da quasi 5 ore, quindi salgo. Ovviamente, essendo la maggioranza dei posti prenotati, ho cambiato poltrona ad ogni fermata, ho anche passato un'oretta in piedi, ho assistito alla maleducata idiozia del capotreno che chiama la polizia ferroviaria perché una signora brasiliana, che doveva prendere il mio stesso treno, quello soppresso, era estenuata e non capiva che il posto era prenotato, alla frenata improvvisa appena lasciata la stazione di Orvieto, perché il capotreno insieme ad alcuni passeggeri (e passeggere, una, molto popputa), erano rimasti a terra a fumare e non si erano accorti che si doveva ripartire, e ho amabilmente chiaccherato per diverse ore con i vari compagni di viaggio di quanto ci piace essere italiani. Buon Natale a tutti!

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