
Leggo da Repubblica nelle pagine della cronaca fritta, che dei genitori sono insorti dopo che una delle
sampling girls della Red Bull con la sua automobile promozionale, quelle con su la mega lattina per capirci, distribuiva l'energy drink nelle scuole di Genova (ma guarda un po' la Diaz?). Apriti cielo, i genitori insorgono perché le bevande energetiche sono "la porta d'ingresso alla cultura dello sballo", sono pericolose, "danno dipendenza fisica e psicologica", eccetera eccetera. La ministra della GGGioventù in denuncia come vigliacca l'idea di fare pubblicità in contesto scolastico, e avendo lei più o meno la mia età mi è venuta fuori questa cazzata. Se non fosse che l'articolo sottostante parla di un'aggressione ai danni di un ragazzo di 13 anni da parte di tutta la sua classe, in branco, aggressione ripresa con i cellulari e relativi video pubblicati sulla pagina dello stesso ragazzo, dove i compagni hanno continuato a insultarlo, umiliarlo e minacciarlo di ritorsioni. Questa è la scuola che ci ritroviamo oggi? Tra l'altro in un istituto dei salesiani! Un ministro se la prende con la Red Bull, tralasciando di condannare il bullismo imperante delle nostre scuole. E poi scusate poveri ragazzi, che ci mettono se no nella vodka?